I Vendicatori arrivano sullo schermo in modo più che divertente. Nessuna pretesa di esagerato cameratismo. L'unica figura che mi resta veramente sullo stomaco è proprio Samuel L. Jackson. Non capisco proprio perché, ma mi è sembrato quello con meno carisma. Persino Capitan America era più carismatico, e lui era un eroe di guerra che indossava le stelle e le strisce sulla tutina attillata. Robert Downey Jr. mi è parso più che calzante, come al solito, nel personaggio al quale ha dato rilievo. Non male, anzi perfetto, visto che direi che la Marvel ha iniziato a fare film fantastici solo con Iron Man. Oddio, fantastici è dire troppo, forse. Mi piacciono molto perché sono godibili, perlomeno da me. Scarlett Johansson molto gnocca e abbastanza brava come sempre, ma se bisogna parlare di gnoccaggine si deve essere onesti: sono gnocchissimi, anche sul lato XY del cromosoma, Robert Downey Jr. e Chris Hemsworth, o, come tutti voi lo conoscete dai film, il biondo dio del tuono tramandato da Kirby come IL POTENTE THOR! Mi piace molto di più un Thor barbuto di uno sbarbato. Insomma, neppure Balder era sbarbato, e guarda tu che figo era. Loki come frignante bambino scontento ed aspirante al potere mi ha un po' deluso, lo ammetto, anche se a suo favore c'è la sua armatura, la sua fighissima arma, e in generale il fatto che i trickster mi sono sempre andati a genio, nonostante la cattiva nomenclatura data a Loki dalla Marvel dei primi tempi.

Hulk mi ha lasciato con una risata riecheggiante nella gola. Mark Ruffalo ha preso il manto di Hulk che prima di lui avevano preso Edward Norton ed Eric Bana, e devo dire che pensavo fosse poco tagliato per il ruolo. E invece... Il ruolo dello scienziato nervoso è stato interpretato in modo eccellente a mio dire, anche se in un secondo momento è stato sopraffatto dall'immagine del Banner determinato fuso con Hulk a formare un unico pericolosissimo bestione quasi intelligente.
In generale, le gag erano buone. Anzi, alcune sono state fantastiche. Non c'era la pretesa di grandiose battute, ma la comicità c'era e non faceva a spintoni con le scene di azione seria, che a loro volta non erano esagerate in sé... se fingiamo di non vedere Hawkeye che colpisce la gente senza guardarla.
Passiamo ora alla versione meno pacifica della storia, densa di spoiler e acida come il magma acido che sto studiando in geologia.

Il cattivo in questione disperde i buoni e commette l'errore fondamentale che fanno tutti i cattivi: uccide un side character amato dal pubblico. L'opinione pubblica è contro di lui, OH NO! Inutile dire che verrà schiacciato, umiliato, messo alla berlina, cucinato come un maiale con una mela in bocca e una carota nel culo. E poi violentato spiritualmente nel profondo della sua divinità da Hulk. Vedere per credere.
I buoni vincono nonostante la schiacciante superiorità numerica, fanno la pace, Hulk ha un nuovo amico che gli ritrova i pantaloni e il tizio sulla portaerei aerea continua a giocare ai videogiochi sullo schermo del pc. Tra qualche minuto avrà finito di installare anche World of Warcraft, ma ignora che quel tizio che lo sta per contattare per una quest di gruppo è in realtà Thanos.

C'è da dire che se giocato seriamente (amo gli ossimori) Tekken è un gioco quasi tattico, e non il gioco in cui chi preme più in fretta una serie casuale di pulsanti vince. Ma si sa, quando si è piccoli si vuole solo vedere i super calci di Jin Kazama o i pugni caricati con supernove da Paul Phoenix.
Peccato che io non abbia la playstation 3. Ma per questo, c'è sempre mio cuggggino (ok, lo ammetto, l'inflazione di g è divertente).
Concludo dicendovi che fra le varie immagini NON MIE che ho rubato e messo in questo post c'è anche un disegno. Per chi lo trova, un autografo sulle figurine di Capitan America, che tanto fanno vintage.
Ah, già, domani è Natale. Fatemi gli auguri.
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