martedì 28 febbraio 2012

Panfuffonomicon con contorno di fibra di carbonio

Che dire, sono abbagliato da questa meraviglia, eppur ci vedo. E anche allo stesso modo di prima, solo in modo più simpatico perché so che anche Napo e Rico sono stati bravi. Anche se non so cosa significhi.
Recensione non recensione, ossia gustosa interpretazione personale esposta al mondo, del nuovo album "Idioti" sfornato e farcito dagli Uochi Toki con l'ausilio della casa La Tempesta, la stessa che ha incartato e smerciato al venditore di pizzette gli album precedenti, Libro Audio e Cuore Amore Errore Disintegrazione, già recensiti non recensiti dal Sottoscritto-sama.
E sto scrivendo la recensione mentre puccio i miei nervi vestibolococleari nella musica e nei discorsi di Idioti. Insomma, LAIV. Contemporaneamente. Chissà che cosa scriverò quando arriverò a La recensione di questo album.

Ecce robot risveglia il cyborg, l'artificiale vivente, o per chi conosce D&D, il costrutto che c'è in noi (e per noi intendo solo Napo e me, non so gli altri); e forse anch'io, dopo aver letto Alita, ho sentito questa pruriginosa sensazione sintetica, di un'animo non-umano intrappolato in un corpo umano, ma forse anche prima, guardando Doctor Who e reinterpretando Siddartha come un fottuto Time Lord.

Al Azif fa rianimare invece lo strisciante segmentato, rianimato ma mai realmente sopito, mica come quel pigro di Cthulhu che da anni usa ormai la propaganda attraverso i giochi di ruolo. O forse è colpa dei giochi di ruolo come D&D che li denominano parassiti, quando sono molti più di noi (e lo so bene, perché lo scarafaggio ha già finito i compiti a casa sul tema "come sviluppare al 100% le potenzialità del tuo cervello"). Inneggiamo a NyarlNapothep il Mago del Caos Strisciante e passiamo oltre.

Perifrastica mi fa pensare a quella pubblicità di merda delle società telefoniche con la "troia vista nuda da tutta la nazione ma che non nominerò", e tuttavia ora, sentendo Idioti, penso invece a giocare a Dungeons&Dungeons&Dungeons&Dungeons. Che bello e che noia mi sovvengono a tradurre dal greco/latino/algebrico/italiano/volgare/eccetera così tante immagini scolastiche.
Ah, comunque a me piace il 22. A parte perché mi perseguita come il 23 con Jim Carrey. E poi è composto dal primo numero primo pari moltiplicato per undici. E se sommi le cifre dell'undici ottieni 2. Figo eh? E comunque non dubitate mai di un uomo e della sua capacità di relazionarsi e non giudicatelo per le parole che usa per sembrare cazzuto, tosto, spaccaculi; perché gli uomini possono diventare tutto: ce lo insegna Monster, di Naoki Urasawa.

Umami e la questione dei gusti. Non assaggerò il gusto di umami, perché sono schizzinoso (o meglio, sono dai gusti così complessi che agli altri sembro schizzinoso, ma in realtà ho un palato finissimo da criticissimo culinario che ama solo la pizza ai carciofi laser con catrame perché sono pizze hipster e tutte le altre son mainstream).

Tavolando il pattino con antonio falco mi fa sentire un vero skeida perché anche io avrei usato uno snowboard con le ruote del deambulatore, ma anche le saponette avevano un che di originale. Però io resto più figo e faccio lunghi tracciati, lunghissimi, senza rampa: sono uno skeida pro perché cavalco una tavola lunga come un autobus, con ruote grosse come quelle di un autobus, con una serie di pali e sedie intorno che sono identiche a quelle di un autobus, così la gente può ammirarmi mentre mi esibisco, e un motore preso ad un autobus e con un autista in omaggio che apre le portiere per gli spettatori che entrano ed escono. Insomma sono un rider che cavalca un autobus.

Sberloni è di nuovo sul cibo. Agli Uochi Toki piace il cibo, a quanto pare, e non la vendita del cibo nel mondo, sembra. Buona come la pizza. Da qui dovreste capire che il mio paragone dei cd con le pizze non è scontato come sembra. E pensare che ho scritto quella parte prima di iniziare ad ascoltare l'album.
P.S: è d'uopo che io non mangi mai un timballo di chiodi e limature di alluminio, con policarbonato ai ferri e salsa alla merda. Però possiamo proporlo al cast di Sanremo.
No, Gianni, no, a te no! Già ne mangi troppa di tuo.

La prima posizione della nostra classifica è quello che zompetta e saltella e balla di più. Che fighettata molto controtendenza, anche se l'uso stesso di controtendenza è ormai un paradigma fuffoso da evitare. Oh, no, ho usato una parola con prefisso "para", oh merda no. Scherzi a parte, è davvero bello. Se solo l'avessero fatto sentire a Sanremo, oh, come mi sarei ucciso dalle risate.

Venti centesimi di tappi per le orecchie è una risposta. Una risposta ad una domanda stupida, argomentata con acuta saggezza di Napo. O forse più che acuta saggezza, è ira barbarica placata. Napo è forse un multiclasse monaco/barbaro?

Tigre contro tigre è Nella vecchia fattoria ia ia yo! Tunz paratunz from da ghetto yeah e poi ecco la pula con le auto dalle ruote mosce ma ehi cioè praticamente ma anche no e volevo dire MACCHECCARINOQUESTOBAMBINO AWWWWW e poi cazzo, ma se dovete ascoltare quest'album leggendo me, allora non ascoltatelo proprio, no? E comunque anch'io ho fatto il teorema di Weierstrass. Mi sento un tuareg.

La recensione di questo disco non contempla la recensione non recensione di questo disco che ho fatto io. Di questo disco. ALLA FACCIACCIA VOSTRA, NAPO E RICO! Ho vinto io gnè gnè gnè gnè gnè. Della vostra approvazione me ne sbatto. Sono IO, il Sottoscritto-sama, che sta approvandovi ma anche solo dicendo quello che pensa. Quindi ora aggiungete una quinta categoria molto fruga solo per me e per Egnèh McGuffin che ha fatto una recensione di questo disco in modo un po' troppo prevedibile.

La lingua degli antichi è la stessa cosa che faccio io quando nessuno mi sente. Però io metto basi diverse sulle mie parole proteiformi, oppure non ce le metto proprio. Ma io le uso per riforgiare il mondo ogni giorno, quando penso che stia crollando, sotto la spinta del vuoto.

Consiglio questo album a tutti quelli che non ascoltano gli Uochi Toki. Sentitelo qui in attesa di comprarlo.
E pensare che quando mi sono alzato stamattina volevo recensire The Fragile dei Nine Inch Nails perchè sulla Guida al Game Master di Pathfinder dicono di prenderla come riferimento musicale assieme alle colonne sonore del Signore degli Anelli e Carmina Burana di Orff. Che roba che è Pathfinder, eh? Ma oggi gli Uochi Toki si meritavano un po' di più del mio tempo e spazio.
Guardatevi dalla mia recensione; finché non avrete ascoltato qualcosa degli Uochi Toki con le vostre orecchie, non l'avrete sezionato con la vostra personale idea di giusto o sbagliato, di buono o cattivo, e vi sarete fatti sezionare dalla caterva di argomenti che parlano almeno una volta anche di voi, solo allora dovrete leggere questa recensione non recensione come una recensione. E comunque io non ne so niente di musica.

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